Cosa rappresento nell’immaginario di chi mi conosce?
Chi sono realmente?
C’è chi mi conosce per un mio aspetto ma ne ignora molti altri.
Io sono e posso rappresentare tante figure:
un’artista, un’architetto, una figlia, una zia, una lavoratrice, una invalida, una credente, una nipote, una disoccupata, una ecologista, un’ambientalista, una salutista, una insegnante, una
precaria, una noglobal, una collega, una cristiana…
In realtà sono tutto ciò: una, nessuna, centomila, scriveva Pirandello.
Conosco il peso dei problemi. Spesso mi sono trovata come la mosca sotto il bicchiere. Mai nulla mi è stato semplice, ma appaio naive per la mia volontà sorridente di accomodare le cose.
Sono nata alla Mangiagalli di Milano, il 20 agosto 1961, all’alba di un giorno molto caldo, dopo una notte molto calda e ho trascorso l’infanzia sognando l’estate, accanto alla nonna, al caldo e
al sole del sud. Ricordo anche i lunghi pomeriggi d’inverno, passati a Segrate, con la mamma operosa che cuciva mentre io disegnavo.
Disegnavo ovunque, anche sui muri di casa.
La maestra Ivana Belcredi diceva: “La bambina farà Brera”.
Ricordo i primi acquarelli regalati dalla zia Maria, che gioia!
Ho frequentato L’Istituto Superiore d’Arte Applicata all’Industria.
Ho studiato con profitto all’Hajech e al Politecnico di Milano dove mi sono laureata con lode.
Sono abilitata alla professione di architetto ma non mi sono mai iscritta all’albo.
Ho infatti evitato l’ambito edilizio da subito.
Ho insegnato per anni come supplente di Educazione Artistica e Tecnica.
Adoravo insegnare ma la precarietà mi assillava.
Ho lavorato per anni, sia a contratto che come free-lance, nel settore della pubblicità esterna (cartellonistica, insegne, totem ed affissioni) e nell’ambito del Design P.O.P. (design del punto
vendita).
Gli account di diverse agenzie pubblicitarie hanno presentato i miei lavori presso note aziende nazionali e multinazionali.
I miei lavori (in plastica, legno, metallo, cartonato) sono stati realizzati, in serie, sia per la GDO che per diverse famose catene di punti vendita.
Espositori da terra, da banco, insegne, totem, stand, isole promozionali, allestimenti, il tutto presentato attraverso tavole realizzate in prospettiva, a colori, con tecniche varie (pastello,
acquarello, pennarelli pantone ecc.) e attraverso l’uso di programmi di grafica e 3D ( Free Hand, Illustrator, Photoshop, 3D studio Max).
Nell’immaginario si potrebbe pensare a grandi guadagni.
In realtà non è così ma quando si svolge un lavoro con amore e passione al denaro si pensa poco.
Tutto ciò mi ha dato solo da vivere, a volte solo da sopravvivere e ho dovuto fare in contemporanea altri lavori per tirare avanti.
Questa mia vicinanza intima alle tecniche di persuasione occulta all’acquisto e al consumo, declinata al paradosso della mia quotidiana difficoltà di sbarcare il lunario, mi hanno condotto, per
via naturale, ad abbracciare le idee della Decrescita Felice.
In un mondo dalle risorse limitate non è possibile immaginare una crescita infinita dei consumi.
Mi ritengo un Umanista.
Mi piace esprimermi in arte con le tecniche più disparate, amo lo studio, la ricerca e il confronto.
Considero l'arte come un atto d'amore.
La mia famiglia si è trasferita a Peschiera Borromeo nel 1982.
Anna Maria Zanaga